Quando parliamo di Grani Antichi ci riferiamo a quelle varietà che fino agli anni ‘ 50 sono state coltivate in modo naturale, con lunghi steli e belle spighe, al raccolto anche la paglia agli animali.

La scelta di coltivazione e trasformazione dei Grani Antichi è stata dunque abbracciata perché:

  • Queste antiche varietà non sono state sottoposte a selezione da parte dell’uomo, mantengono quindi il loro patrimonio genetico originale che solo la natura ha selezionato nel corso del tempo. Sono di conseguenza rustiche ed in grado di adattarsi al meglio alle condizioni metereologiche sempre più estreme.

  • Avendo mantenuto le loro caratteristiche intatte, i Grani Antichi hanno naturalmente una minore percentuale di glutine, questo garantisce un rapporto equilibrato tra proteine solubili e insolubili: un bel vantaggio per la nostra nutrizione a discapito di caratteristiche reologiche un po’ meno soddisfacenti, un compromesso che ci sentiamo di accettare.

  • Queste varietà antiche hanno una massa vegetativa importante, in campo quindi si difendono naturalmente sovrastando le erbe infestanti. Sono inoltre molto più resistenti all’attacco dei parassiti rispetto alle varietà moderne, che necessitano di continui trattamenti chimici per crescere.

  • Una volta raccolto, il cereale viene macinato a pietra utilizzando il chicco intero senza alcuna perdita delle preziose sostanze nutritive che si trovano nel germe: la farina si presenta quindi meno raffinata, ma molto ricca in sapori e fibre. Questo insieme di fattori la rende estremamente nutriente e gustosa.